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Parco Archeologico Monte Sirai

Il Parco Archeologico di Monte Sirai è il sito storico più famoso del territorio comunale di Carbonia, distante circa 3 km dal centro della cittadina.

Nel 1962 venne fatto il primo ritrovamento archeologico nella zona di Monte Sirai. Tutto ciò destò un altissimo interesse sia a livello nazionale, che a livello internazionale sull’area.

Nell’agosto del 1963 iniziò la prima campagna di scavi sul sito archeologico , condotti dalla Soprintendenza di Cagliari e dall’Istituto Studi del Vicino Oriente dell’Università La Sapienza di Roma.

Venne scoperto che Monte Sirai era dapprima un insediamento nuragico. Ma nelle epoche successive venne comunque utilizzato da diverse popolazioni. Infatti si possono visitare i resti di un centro fortificato punico, di importanza strategica nel sistema difensivo prima cartaginese e poi romano.

I passaggi del tempo e delle culture qui sono visibili con i propri occhi. Il sito fenicio (750 – 520 a.c.) comprende l’Acropoli, la Necropoli, il Tofet, alcune Domus de janas e l’abitato di Monte Claro. E’ articolato in vari settori che permettono diversi percorsi di visita.

La zona si presenta suddivisa in 4 parti principali:

  • L’Acropoli: dove è sono ancora ben visibili le fondazioni delle antiche abitazioni le cui quelle con maggiore importanza sono la “casa Fantar e la “Casa del Lucernario di talco”. La principale struttura religiosa che si trova all’interno dell’abitato è un tempio nei pressi della piazza principale.
  • Il Tofet: necropoli dove venivano depositate esclusivamente le ceneri dei bambini morti prematuramente, all’interno di piccole urne ceramiche.
  • La necropoli Fenicia: costituita da tombe scavate nella terra o nella roccia.
  • La necropoli Punica: composta da 13 tombe familiari a camera scavate completamente nella roccia, di cui la più importante è quella dove è stata trovata la rappresentazione della dea Tanit al contrario.

Nel Museo archeologico di “Villa Sulcis” sono esposti la maggior parte dei ritrovamenti che sono stati fatti durante gli scavi nel sito di Monte Sirai