Come To Sulcis

Tempio di Antas

Fluminimaggiore Sardegna

Tra le montagne di Fluminimaggiore si trova la valle di Antas, adagiata ai piedi del bastione calcareo di Punta Conca S’Omu, è stata dimora e luogo di culto fin dal lontano periodo nuragico.

Le antiche popolazioni, delle quali rimane un piccolo insediamento abitativo e una zona di sepoltura, percorrevano un antico sentiero che metteva in comunicazione la valle con la vicina Grotta di Su Mannau, dove è testimoniata la pratica del culto delle acque.

L’unicità della valle è determinata dalla presenza del Tempio punico-romano restaurato e ricostruito negli anni ’60, risalente al III sec. a.C.: in stile tetrastile, è sormontato da un’iscrizione che conferma l’adorazione del dio Sardus Pater Babai.

 

Al di sotto del Tempio sono visibili i resti di un luogo di culto Cartaginese (500 a.C).

Dal Tempio, seguendo un sentiero che si inoltra nella lecceta, si raggiungono le cave romane utilizzate per l’estrazione dei blocchi calcarei necessari alla costruzione del Tempio di Antas.

Fluminimaggiore Sardegna

Grotte di Su Mannau

Fluminimaggiore Iglesias

Le Grotte di Su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, sono tra le più note e belle della Sardegna, sia per la straordinaria lunghezza di circa 8 km, sia per il corso fluviale interno.

In epoca prenuragica la grotta era destinata al culto delle acque, nasce da due piccoli torrenti, che nel corsi dei millenni hanno creato imponenti gallerie ornate di bellissime calciti e aragoniti.

Il percorso turistico si estende per circa 800 metri ma sono possibili anche visite speleologiche guidate. Le escursioni, indirizzate anche a coloro che si avvicinano per la prima volta alla speleologia, hanno una durata che varia dalle 3 alle 8 ore.

Le Grotte di Su Mannau si trovano nella strada, immersa tra le verdi montagne, che collega il paese di Fluminimaggiore alla cittadina di Iglesias.

Museo Etnografico

Il Museo Etnografico di Fluminimaggiore è stato realizzato all’interno dell’Antico Mulino ad acqua Licheri risalente al 1700.

L’esposizione all’interno del mulino consente di cogliere alcuni aspetti salienti della cultura popolare sarda e del ciclo della vita legata all’attività agro pastorale.

Ben 10 spazi espositivi raccontano la pastorizia, l’agricoltura, le diverse fasi di produzione e lavorazione del grano e gli antichi mestieri come il ciabattino e l’arrotino dal 1850 Agli anni ’60 del XX sec..

Fluminimaggiore Sardegna

La Storia

Il territorio di Fluminimaggiore è caratterizzato dalla presenza di testimonianze di età prenuragica, nuragica, fenicio-punica e romana.

Nel medioevo il villaggio di Fluminimaggiore faceva parte del Giudicato di Cagliari. A partire dal 1258, alla caduta del giudicato, passò sotto la dominazione dei Pisani e nel 1324 venne conquistato dagli Aragonesi e inserito all’interno del Regno di SardegnaDurante la dominazione aragonese venne concesso in feudo a Nicolò Gessa e successivamente agli Asquer.

Nel 1650 il paese venne distrutto in una delle incursioni barbaresche, molto frequenti in quel periodo. Nel 1704 venne concesso, dal visconte Asquer, l’atto di ricostruzione dell’antico villaggio di Flumini Major, di cui i primi abitanti provenivano dal paese di Terralba. Nel 1839, con la soppressione del sistema feudale, il paese venne riscattato.

Nella seconda metà del 1800 il paese ebbe un grosso incremento demografico a causa della crescente attività di estrazione mineraria. All’inizio del 1900 Fluminimaggiore e Buggerru entrarono al centro delle rivendicazioni operaie, che culminarono con l’eccidio di Buggerru nel  mese di settembre del 1904.

Con la crisi del sistema minerario del Sulcis, l’economia di Fluminimaggiore venne colpita duramente, con l’aumento progressivo della disoccupazione che causò l’emigrazione della popolazione.