Come To Sulcis

Gallerie Henry

Buggerru Sardegna

Nella località Planu Sartu a Buggerru si trova una delle opere minerarie più suggestive visitabili nel Sulcis-Iglesiente: si tratta della Galleria Henry.

Scavata nel 1865, la galleria, unica nel suo genere, veniva utilizzata per il  trasporto del minerale, dalle zone di estrazione fino alle laverie.

Venne messa in funzione nel 1892 e consentiva l’impiego di una locomotiva a vapore che, grazie ad una moderna rete ferroviaria, permise di soppiantare i lenti ed onerosi trasporti dei minerali con i muli.

Attraverso le piccole gallerie e i sentieri scolpiti nella roccia, è possibile godere di panorami mozzafiato sulla costa a strapiombo sul mare.

Museo del Minatore

Il Museo del Minatore è un’esposizione multimediale allestita nell’officina di fine Ottocento della società mineraria, vicina al porto di Buggerru.

Il museo ospita i macchinari dell’epoca ed una mostra permanente, che racconta la storia di Buggerru e del suo territorio attraverso reperti archeologici, fossili, minerali, fotografie, oggetti della vita quotidiana, documenti, mappe, utensili ed altro.

Sono stati ricostruiti anche lo spaccio della miniera ed il vecchio cinema.

Buggerru Sardegna

Ex Centrale Elettrica

Buggerru Sardegna

L’Ex Centrale Elettrica di Buggerru rappresenta uno dei primi esempi di centrale elettrica in Sardegna.

Non si hanno notizie storiche di questo edificio, l’unica cosa certa è che fosse alimentata dal motore di un sottomarino.

Nel 2006, grazie ai fondi della Comunità Europea, è stata ristrutturata ed oggi viene usata come sala per convegni e come  sede del Consiglio Comunale di Buggerru.

Ex Ba

L’EX BA’ è un edificio che venne costruito nell’ultimo decennio del XVIII secolo.

Lo scopo per cui fu edificato era quello di essere la torretta dell’ex bacino di approvvigionamento dell’acqua, per le lavorazioni e le officine minerarie.

Rappresenta un raro esempio di archeologia mineraria per struttura e dimensioni e  dal 2005 è stato ristrutturato per ospitare un centro di aggregazione sociale.

Buggerru Sardegna

Chiesa di San Giovanni Battista

Buggerru Sardegna

La Chiesa di San Giovanni Battista nasce nel villaggio minerario di Buggerru. La Direzione delle miniere fece edificare la chiesetta mononavata di San Giovanni Battista agli inizi dell’ultimo ventennio del XIX secolo.

I primi restauri iniziarono nel 1930 quando gli arredi in legno e la balaustra furono sostituiti con manufatti in marmo realizzati in stile rinascimentale; proseguirono nel 1948 con l’aggiunta della scenografica scalinata ed ancora nel 1969 quando la balaustra fu demolita per eliminare la separazione dello spazio presbiteriale dal resto dell’aula.

Negli anni ’70 la chiesa subì un ulteriore restauro. La facciata è ancora l’elemento architettonico di spicco dell’edificio, e denuncia l’iniziale stile neoclassico. Infatti si organizza in un porticato costituito da quattro colonne impostate su alti plinti che reggono un architrave liscio sul quale poggia il timpano, anch’esso privo di decorazioni ma racchiuso in una cornice che delimita la parte interna rincassata.

Al centro della facciata si apre il portale di accesso, sormontato da un oculo di piccole dimensioni e affiancato da due nicchie, ricavate nella muratura che ospitano le statue di Santa Barbara e di San Giovanni Battista, entrambe scolpite in arenaria e risalenti rispettivamente alla fine del XIX e alla prima metà del XX secolo

Adiacente alla chiesa si erge la casa parrocchiale, edificata nel 1883. Vicino al presbiterio si offrono alla pietà dei fedeli una statua della Vergine vestita interamente di bianco, e quella del Sacro Cuore, abbigliato con una tunica bianca e il mantello rosso

La Storia

Nato nel 1864, Buggerru ha origini che derivano dall’attività estrattiva nel Sulcis-Iglesiente.

All’inizio del 1900 il paese raggiunse il suo maggior splendore e veniva chiamata “Petit Paris” (la piccola Parigi) in quanto tutti i massimi dirigenti delle miniere trasferirono le proprie famiglie nel borgo minerario.

La popolazione era divisa in due ceti molto netti tra loro:

  • i dirigenti delle miniere
  • i minatori

Per i primi erano presenti numerosi servizi innovativi per il periodo, tra i quali un cinema, un teatro, e un circolo di riservato ai dirigenti della società mineraria.

Mentre i minatori lavoravano in condizioni disumane, costretti a turni di lavoro massacranti e sottopagati. Numerosi furono infatti gli incidenti mortali sul lavoro che portarono alla fondazione della Federazione dei minatori.

Buggerru è conosciuta per il primo sciopero generale in Italia, che si concluse nel sangue e noto come l’Eccidio di Buggerru.

Il 4 settembre 1904, a causa delle sempre peggiori condizioni di lavoro imposte dal direttore delle miniere, minatori si rifiutarono di lavorare, e la società chiamò l’esercito che fece fuoco sugli operai, uccidendone 3  e ferendone molti altri.

Con la crisi del settore minerario il paese inizio a spopolarsi. Sino a che nel 1960 si è costituito in comune autonomo, con la frazione omonima staccata dal comune di Fluminimaggiore.