Alla fine dell’800 la famiglia feudataria Salazar edificò, nei pressi dell’odierno abitato, un’elegante villa di campagna, Villa Bice, che fu progettata dall’Ingegnere minerario Giorgio Asproni, nipote dell’omonimo ben più noto deputato sardo, sposato con una Salazar, che intitolò la villa alla propria figlia Beatrice.
L’edificio venne poi abbandonato in condizioni di degrado e rimase in possesso della famiglia Salazar sino al 2002, quando l’amministrazione comunale la comprò per ristrutturarlo e trasformarlo in una struttura culturale polivalente.
Dotata di diversi ambienti, Villa Salazar, si trova all’interno di un lussureggiante parco, ricco di piante ed essenze arboree molto rare e può vantare anche la presenza di alcuni esemplari imponenti di piante secolari.