Come To Sulcis

La Chiesa di Santa Marta

Giba Sardegna

La Chiesa di Santa Marta si trova a Giba e più precisamente nella zona di Villarios Vecchio.

L’edificio religioso fu probabilmente edificata nell’ XI secolo dai monaci benedettini e rappresenta un bell’esempio del primo romanico in Sardegna.

Il condaghe di donazione ne testimonia l’esistenza già nel 1066.

Dalla fine del 1300 alla metà del 1750 il paese venne abbandonato e conseguentemente anche la chiesa.

Le caratteristiche architettoniche sono databili al primo romanico in Sardegna.

La chiesa si erge ad aula semplice in trachite locale, orientata ad est-ovest.

La facciata, molto semplice con la parte terminale piatta, è sormontata da un bel campanile a vela in pietra viva, che ben contrasta con l’intonaco bianco.

Il portale d’ingresso costituisce l’unica apertura dell’edificio, ad eccezione di una lunetta circolare nella parte superiore della facciata.

Particolare della facciata è un insieme scultoreo costituito dalla cornice in trachite rossa della lunetta, sotto la quale è apposta una formella con un incisione, che sembra essere il simbolo benedettino e sotto la formella una protome antropomorfa.

Il portale della facciata, caratterizzato da una cornice di conci trachitici, è adornato da due capitelli con doppia figura antropomorfa.

La leggenda popolare narra che la Chiesa di Santa Marta venne fatta costruire da un capitano di bastimento scampato ad un naufragio.

Si dice che egli avesse sull’imbarcazione un’icona della Santa e che a lei s’invocasse per scampare al fortunale, facendo voto di erigerle una chiesa dove avesse toccato terra.

La Torre di Villarios

La Torre di Villarios o Torre di Palmas venne costruita nel XVI secolo dove sorgeva l’antico borgo di Villarios appartenente ora al comune di Giba.

La Torre di avvistamento venne costruita con blocchi di granito e rocce laviche e serviva per controllare le scorrerie dei pirati nel Golfo di Palmas.

L’edificio era inizialmente alto 8 metri, attualmente è circa la metà, e si trova a 25 metri sul livello del mare. Nonostante non si trovi in un punto molto elevato sono visibili la Torre Cannai nella parte Sud dell’Isola di Sant’Antioco e la Torre di Cala Piombo a Teulada.

L’edificio si trova oggi in condizioni di abbandono e degrado e di conseguenza non ha particolare rilevanza dal punto di vista archeologico.

Giba Sardegna

Parco degli Angeli

Giba Sardegna

Il Parco degli Angeli è un parco naturalistico che si trova nel paese di Giba in Località Su Solu.

Venne aperto nel 2006 e ospita varie specie animali sia autoctone che esotiche ed è visitabile su prenotazione.

Una meta molto gradita ai bambini e alle persone che amano la natura e gli animali.

La Storia

Il territorio di Giba venne frequentato dall’uomo sin dal Neolitico e dal Nuragico testimoniato dalla presenza di Domus de Janas e numerosi Nuraghi e Tombe dei Giganti nella zona.

Anche Fenici, Punici e Romani frequentarono in epoche successive la zona di Giba perché venne costruita una strada che collegava Karalis (Cagliari) a Sulki (Sant’Antioco).

Intorno al 1000 i monaci benedettini si proposero come guide spirituali e insegnarono nuove tecniche per lavorare la terra.

Vennero costruite vari monasteri e chiese in tutto il territorio, tra le quali la Chiesa di Santa Marta, a Villarios ( alcune scritture parlano dell’esistenza sin dal 1066) e la chiesa di San Giorgio di Tului, che venne completamente distrutta.

In quel periodo la villa di Giba ( il cui significato nella lingua sarda è “collina”) faceva parte del Giudicato di Cagliari.

Verso il 1100 a causa delle incursioni dei pirati il porto di Sant’Antioco venne interdetto e venne allestito un porto nella località di Porto Botte.

Nel 1323 approdarono gli Aragonesi, che sconfissero i Pisani e iniziarono il loro dominio sulla Sardegna per circa 400 anni. In quel periodo Giba contava circa 300 abitanti.

Gli scritti pisani attestano che oltre all’esistenza della Chiesa di San Giorgio e della Chiesa di Santa Marta anche quella di un castello andato completamente distrutto.

Nel XVI secolo, a Villarios venne costruita la Torre di Villarios (o Torre di Palmas)  per controllare eventuali scorrerie nel Golfo di Palmas.

Giba e Villarios, in seguito, vennero più volte infeudati.

Nel 19891 il territorio di Giba venne attraversato da una ferrovia, costruita per il trasporto del carbone e dei distillati del legno che venivano prodotti a Santadi nella foresta di Pantaleo.

I materiali prodotti venivano trasportati sino al molo di Porto Botte e caricati su dei  velieri che si dirigevano verso i porti di Marsiglia e Tolone.

Una parte dell’antico paese di Giba si trova più a nord rispetto all’attuale posizione, in zona “Tului” che ora appartiene al comune di Tratalias.